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Bitcoin, la crisi kazaka e la mappa dei divieti

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Sinopse

L'avvio del nuovo anno non è stato dei migliori per il bitcoin. Le quotazioni della più famosa criptovaluta al mondo hanno risentito dei disordini in Kazakistan dove le proteste per l'aumento del prezzo dei carburanti sono sfociate in aperta contestazione del regime che, da parte sua, ha messo da subito in moto la macchina della repressione. Tra le misure contro il dissenso c'è stata anche il blocco di internet che ha ridotto di molto la potenza computazionale dei Miners di bitcoin che hanno fatto del Kazakistan il loro quartier generale. In particolare a seguito della decisione della Cina di mettere al bando la criptovaluta. Come il mercato ha reagito alla crisi kazaka e quali sono le prospettive per il bitcoin? Ne parliamo con Vittorio Carlini