Market Movers

Con il Covid e la guerra la parola d'ordine è sempre di più "filiera corta", per questo Elon Musk ha deciso di aprire un nuovo stabilimento nel Vecchio Continente. Quali saranno le ripercussioni di una simile mossa per l'industria europea dell'auto?

Il caro-energia e gli squilibri sul mercato delle materie prime rischiano di alimentare una spirale al rialzo sui prezzi, per la Banca centrale il dilemma è sugli effetti collaterali di una politica più restrittiva

Sospesi i prodotti del risparmio gestito specializzati sulla Borsa di Mosca e sui mercati dell’Europa dell’Est: fondi, Etf, polizze, certificati, obbligazioni. Gli esperti spiegano quali sono le alternative a disposizione dei risparmiatori che hanno il capitale congelato.

Il gruppo Mediaset, ora Mfe-Mediaforeurope, fa la sua prima mossa nel progetto di espansione internazionale, puntando alla totalità di Mediaset Espana. Per ora pollice verso degli investitori

Gli investitori si interrogano sulle ripercussioni correlate all'insolvenza. Ma il controvalore del debito in valuta forte di Mosca è relativamente contenuto.

Gli investitori sul listino tedesco sono stati colti alla sprovvista dal recente ribasso e oggi presentano il maggior numero di assicurazioni tra i listini europei per proteggersi da ulteriori cali: la Germania sembra essere il Paese Ue più esposto al conflitto in Ucraina

Dalla componentistica per l'elettronica alle materie prime per le batterie il settore sconta gravi problemi alla catena di approvvigionamento

Un anno record che fa superare al venture capital il miliardo investito in Italia. Il dato emerge dall’EY Venture Capital Barometer 2021, lo studio qui commentato da Marco Daviddi, strategy & transactions markets leader Europa occidentale di EY.

Il mercato dei derivati sconta un rischio imminente di un'insolvenza sul debito russo per l'effetto della guerra e delle sanzioni. In realtà Mosca può contare ancora su un consistente flusso di capitali dall'Europa dove le esportazioni di gas e petrolio proseguono senza sosta

Da Paese a Paese le conseguenze dello shock energetico saranno molto differenti tra loro e sarà necessaria una risposta politica a livello europeo.

Approfittando dei forti ribassi messi a segno dalle Borse la tentazione è di approfittare dei prezzi a sconto per comprare. Ma senza una chiara strategia potrebbe rivelarsi un azzardo

Non è solo l’esposizione in Russia a pesare sulle quotazioni dei big Intesa Sanpaolo e Unicredit. Tutti i numeri dietro il tonfo delle azioni a Piazza Affari

La necessità di ridurre rapidamente la dipendenza energetica dalla Russia impone un cambio di passo nella politica energetica europea e una forte accelerazione sulle rinnovabili. Per questo i titoli del settore corrono in Borsa

Il conflitto in Ucraina e le sanzioni a Mosca mettono a rischio l'offerta di gas, petrolio, grano, mais e altre materie prime pesanti sulle quotazioni.

Dalla liquidità alle azioni, dai bond alle criptovalute, le implicazioni finanziarie del conflitto sono molteplici e possono avere un effetto dirompente sui risparmiatori. In questo contesto è difficile mantenere la freddezza giusta e l'emotività spesso può portare a scelte sbagliate. Eppure con le scelte giuste è possibile minimizzare i danni in attesa di tempi migliori

In Russia le criptovalute hanno consentito di aggirare le sanzioni internazionali e si fanno sempre più forti le pressioni sulle piattaforme di scambio per bloccare l'operatività nel Paese. Ma così facendo si tradirebbe il principio stesso alla base della finanza decentralizzata

Le sanzioni contro gli istituti finanziari russi a seguito dell'invasione dell'Ucraina hanno messo in crisi di liquidità le controllate europee della banca russa. Ma per evitare contraccolpi nel resto del settore bancario le autorità europee di supervisione hanno adottato procedure di risoluzione chirurgiche

L’occidente ha aumentando sempre di più l’isolamento internazionale di Mosca. E a muoversi non sono solo gli stati ma anche le grandi multinazionali. Nelle città russe si moltiplicano le code ai bancomat e ora il Paese viene tagliato fuori dai grandi circuiti di pagamento come Visa, Mastercard e altri.

Se la prima tornata di sanzioni dell'Occidente contro Mosca era stata giudicata troppo morbida con le decisioni prese nel weekend siamo arrivati all’artiglieria pesante. Sia l’esclusione, benché selettiva, dal circuito Swift delle banche russe sia il blocco dei rapporti con la banca centrale sono state misure finalizzate a rendere Mosca un paria sui mercati finanziari globali.

Girolamo Lafiosca, Responsabile Divisione Crediti di Assiteca, broker assicurativo che si occupa di assistere le aziende che operano nell’area, racconta le difficoltà con cui devono fare i conti le imprese e i rischi correlati al difficile contesto geopolitico