I Tarocchi

  • Autor: Papus
  • Editora: Papus
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Sinopse

Coloro che al giorno d’oggi si occupano di occultismo, hanno un certo disprezzo per le arti divinatorie. Tuttavia lo studio dei temperamenti apre la strada a preziose scoperte mediche e la chiromanzia fornisce apprezzabili chiarimenti sulla fisiologia del nervo gran simpatico, che presiede alla costruzione dei lineamenti del volto. E non esiste fonte di studio più fecondo dello studio dei Tarocchi (Tarot).

Tarot, Thora, Rota, Athor, quest’insieme di figure e di numeri è senz’altro uno tra i più puri capolavori dell’iniziazione antica e il suo studio ha tentato molti studiosi. Abbiamo avuto la fortuna, circa 20 anni fa, di trovare la chiave generale di costruzione del Tarot come era stata indicata da Guillaume Postel ed Eliphas Levi che tuttavia non ne avevano dato la costruzione. Noi l’abbiamo espressa in modo tale che da una parte risponde integralmente al disegno di Postel e si applica agli arcani minori. E qui dobbiamo fare una annotazione di capitale importanza: la maggior parte degli scrittori occultisti moderni che si sono occupati del Tarot manifestano un gran trasporto nei confronti degli Arcani Maggiori ed un disprezzo ugualmente intenso per quanto riguarda gli Arcani Minori da cui sono nati i nostri giochi con le carte. Ci sono anche molti falsi sistemi di spiegazione del Tarot basati esclusivamente sui 22 Arcani Maggiori senza tenere assolutamente conto dei 56 Minori. E’ veramente infantile. Il Tarot è un Tutto meraviglioso e il sistema che si applica al Corpo deve essere applicato alla testa e viceversa.

Ricordiamo dunque che gli Arcani Minori sono della massima importanza per lo studio del Tarot come lo studio delle «Case» è necessario per chi si occupa di astrologia. Ogni sistema fisico di consultazione dell’invisibile si compone infatti di due parti, una fissa, generalmente numerale o geroglifica, (e spesso entrambe le cose) e una parte mobile pure numerale e geroglifica. In astrologia la parte fissa è indicata dallo Zodiaco e dalle Case; e la parte mobile dai pianeti e dai loro aspetti. Ad ogni sezione erano riferiti numeri, e le loro combinazioni per addizione e sottrazione secondo il variare degli aspetti, fornivano la base della Onomanzia astrologica ora completamente perduta.

Nel Tarot, la parte fissa è indicata dalle quattro serie, ognuna di 14 Arcani Minori (Quattro figure, Re, Dama, Cavaliere e fante che sono la rappresentazione degli Arcani Maggiori nei Minori) e dieci numeri che vanno dall’asso al dieci per ogni colore.

Il Tarot permette di determinare alcune leggi del caso che lo rendono applicabile alla divinazione. Si possono «fare le carte», col Tarot. Studiare il modo di fare le carte per uno scrittore che si ritiene serio! Che orrore! Ma nessuno studio è orrore, e abbiamo imparato molte cose interessanti studiando il Tarot divinatorio.

Possiamo anche aggiungere una maggior precisione di interpretazione attraverso l’uso di una tavola numerica astrologica di cui parleremo in seguito.